ISOIL Industria Spa
+39.02.660271

Nuovo decreto su certificati bianchi ed aste termiche

È disponibile la bozza del nuovo decreto riguardante i Certificati Bianchi – o Titoli di Efficienza Energetica (TEE) – che continuano a rappresentare uno degli strumenti più solidi e misurabili per promuovere l’efficienza energetica nell’industria italiana. A differenza di altri incentivi introdotti negli ultimi anni, spesso legati a fondi PNRR e quindi temporanei, i certificati bianchi rappresentano un meccanismo strutturale, concepito per garantire continuità e stabilità nel tempo.

 

Cosa sono i certificati bianchi?

I certificati bianchi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono strumenti negoziabili che attestano il risparmio energetico ottenuto grazie all’adozione di interventi volti a migliorare l’efficienza negli usi finali dell’energia. Ogni certificato corrisponde a un risparmio di una tonnellata equivalente di petrolio (TEP).
Questo meccanismo rappresenta uno dei principali incentivi in Italia per la promozione dell’efficienza energetica, con applicazione non solo nel settore industriale, ma anche in ambiti come le infrastrutture, i trasporti, i servizi e il comparto civile.
Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) valuta e riconosce i risparmi energetici ottenuti tramite gli interventi, assegnando un certificato per ogni TEP risparmiata. Su sua indicazione, è poi il GME (Gestore dei Mercati Energetici) a procedere con l’emissione dei certificati sui conti intestati ai soggetti beneficiari.
I certificati bianchi possono essere scambiati sul mercato attraverso la piattaforma ufficiale del GME oppure tramite accordi bilaterali tra operatori. Per partecipare, è necessario essere iscritti al Registro Elettronico dei TEE, gestito dallo stesso GME. Il valore economico dei certificati viene stabilito nelle sessioni di negoziazione di mercato.

 

Incentivi stabili per proseguire verso l’Efficienza Energetica nell’Industria

Prima del 2004, promuovere l’efficienza energetica nel settore industriale era un’operazione frammentaria e incerta. Le iniziative erano affidate a bandi regionali a sportello, disponibili solo per periodi limitati e con fondi rapidamente esauriti.
Non esisteva un sistema stabile e continuativo che permettesse alle imprese di pianificare interventi a lungo termine con la garanzia di un supporto economico.
Con l’introduzione dei certificati bianchi, il panorama è radicalmente cambiato: è stato creato un meccanismo permanente e sempre accessibile, capace di premiare ogni intervento che generi risparmi energetici misurabili nel processo produttivo, a prescindere dalla tecnologia impiegata o dal settore di applicazione.
Uno degli elementi che rendono i certificati bianchi così efficaci è la loro estrema flessibilità. Le aziende possono stimare e tenere conto del beneficio economico derivante dal riconoscimento dei TEE solo quando decidono realmente di realizzare l’intervento, senza necessità di formalizzazioni anticipate o vincoli contrattuali. In caso di rinuncia, non sono previste sanzioni né obblighi.
Questo consente agli imprenditori di inserire l’incentivo nei business plan con piena libertà, valutando in autonomia tempi, costi e ritorni dell’investimento.
Questa impostazione rappresenta una risposta concreta alla storica carenza di strumenti strutturali dedicati al miglioramento dell’efficienza energetica nel comparto industriale.
Ed è proprio tale continuità – che li distingue da misure temporanee come i bonus legati ai fondi PNRR – a rendere i certificati bianchi una risorsa ancora insostituibile nel panorama nazionale.

 

Il nuovo decreto sui certificati bianchi

Nel contesto europeo, l’Italia può contare su una delle architetture di policy energetiche più avanzate. Tuttavia, nonostante l’introduzione di nuovi strumenti e incentivi negli ultimi anni, nessuno ha saputo eguagliare i certificati bianchi in termini di durata, scalabilità e rapporto costo/beneficio. Il nuovo decreto sui certificati bianchi mira proprio a rendere nuovamente attrattivo e a rilanciare questo meccanismo introducendo misure strutturali e semplificazioni. Tra le novità previste: il prolungamento della vita utile degli interventi, l’ampliamento delle tipologie di progetti ammissibili, la riduzione delle barriere burocratiche.

 

Aste termiche e altri decreti: il rischio sovrapposizione

A breve vi sarà anche il decreto sulle aste termiche: uno strumento pensato per incentivare la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Importante prestare attenzione all’eventuale sovrapposizione, che dovrà essere gestita attraverso opportune forme di cumulabilità, per evitare di vanificare o depotenziare le misure espansive contenute nel nuovo decreto TEE.
Utile ricordare quanto avvenuto nel 2023, quando per evitare il collasso del mercato dei certificati bianchi, il Governo era intervenuto con la legge 13 novembre n. 162, introducendo la parziale cumulabilità con i fondi PNRR e il credito d’imposta: una scelta necessaria, seppur accompagnata da un’ulteriore riduzione dell’emissione di nuovi TEE, causata dall’alto grado di sovrapposizione tra tecnologie ammesse.
Con l’arrivo del decreto ministeriale “OIERT”, inoltre, si rischia nuovamente una sovrapposizione con il sistema dei certificati bianchi: è il provvedimento per definire le modalità con cui società pubbliche e private che vendono energia termica sotto forma di calore per il riscaldamento e raffrescamento a soggetti terzi, per quantità superiori a 500 TEP annui, provvedano che una quota di energia venduta sia rinnovabile.
Ricadono nell’obbligo sistemi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, impianti di cogenerazione (CHP) e gli impianti di riscaldamento e raffrescamento al di fuori dei sistemi TLR.
Sarà quindi essenziale un coordinamento normativo efficace per evitare che i certificati bianchi vengano marginalizzati a causa di norme di cumulabilità poco chiare o troppo restrittive.

Per qualsiasi informazione e/o consulenza in merito alle vostre esigenze di efficientamento dell’energia termica, i nostri specialisti tecnico/commerciali sono a completa disposizione. Non esitate a contattarli.